Bonus genitori separati, arriva assegno da 800 euro al mese
Assegno da 800 euro al mese per i genitori separati o divorziati messi in crisi dall’emergenza entra nel decreto fiscale. Serviranno per pagare l’assegno di mantenimento a figli o ex coniugi, in caso di difficoltà economiche.
L’emendamento della Lega (a prima firma Matteo Salvini) per l’istituzione di un fondo per genitori separati entra nel decreto fiscale approvato nella notte dalle commissioni Finanze e Lavoro, decreto che mercoledì arriva in Aula.
Il contributo era stato introdotto dal Decreto Sostegni, ma non si era sbloccato per la mancanza del decreto attuativo.
Il bonus, che servirebbe ad aiutare i genitori divorziati a continuare a versare gli assegni di mantenimento per i figli, è stato finanziato con 10 milioni di euro per il 2021 e consiste in un assegno mensile da 800 euro massimo.
Possono richiederlo i genitori lavoratori che hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a causa della pandemia di Covid e per questo non sono in grado di garantire il versamento dell’assegno di mantenimento.
Chi può farne domanda? Il genitore separato o divorziato che vive da solo ed è in difficoltà a versare l’assegno di mantenimento per il proprio figlio (o i propri figli) all’ex coniuge con cui i minori vivono. L’importo su ciascun assegno “staccato” sarà stabilito in base alla situazione reddituale degli ex-coniugi. Chi ne ha diritto potrà comunque ricevere fino a un massimo di 800 euro mensili, somma che coprirà in parte o completamente l’assegno di mantenimento da versare ai figlio. I fondi messi a disposizione dal governo servono esclusivamente come contributo per gli assegni per il mantenimento dei figli. Non coprono in alcun modo la somma che spetta al coniuge (o ex coniuge) a seguito di separazione o di scioglimento del matrimonio.
Secondo i dati della sezione Famiglia del Tribunale di Roma rielaborati dall’Associazione Diritto e Psicologia della Famiglia, nel 2020 le separazioni legali sono diminuite del 15% rispetto all’anno precedente, i divorzi del 20%. Questo non perché si vada più d’accordo, ma perché non si hanno le risorse per gestire una separazione